Lorenzo Castore
1994 –2001 / A BEGINNING
L’Artiere Edizioni, 2019
Presentazione libro: mercoledì 12 Giugno h 19.00
spazio_duale
Via degli Ausoni, 3 / secondo piano
La foto di apertura è un autoritratto del 1994, il mio primo in assoluto. Una strada corre in mezzo a un bosco di pini giovani, appena piantati dopo un grande incendio. Volevo confondermi tra loro: ho preparato l’inquadratura e ci sono entrato dentro. Siamo nel 1994, da qualche parte vicino a Butte, nel Montana, Nord America, dove ho trascorso un periodo di lavoro estivo come aiuto carpentiere. Non avevo nessuna coscienza di me, ma un ardente desiderio di averne, e ancor meno consapevolezza dell’uso del mezzo fotografico.
Da quel momento e per anni ho fotografato compulsivamente quasi senza guardare al risultato del mio lavoro. Avevo la sensazione di non essere ancora pronto per capire davvero cosa stessi facendo. Sapevo quali erano le mie intenzioni ma non era chiaro che forma dargli, non ero in grado di comunicare fuori da me il mio lavoro più intimo. Ero irrequieto, andavo qua e là fotografando di tutto per cercare di definire un territorio, trovare il mio spazio e incontrare l’altro e questo desiderio onnivoro non mi permetteva di smettere.
Nel 2001 ho incontrato Grazia Neri e sono entrato a far parte della sua agenzia, poi nel 2003 ho conosciuto Christian Caujolle e sono diventato membro dell’Agence | Galerie VU’. Benché mi sentissi un outsider in qualche modo le cose sono evolute e ho cominciato a vivere della mia fotografia.
Lavoravo a progetti più strutturati con maggior consapevolezza e metodo (Nero, Paradiso) ma ho sempre continuato a fotografare in un flusso costante (soprattutto in bianco e nero) tutto quello che mi attraeva e toccava, senza una logica apparente o un fine pratico.
Nonostante questo il modo di trattare il mio lavoro più personale era ancora immaturo, titubante, disconnesso. Nel corso degli anni ho provato a metterlo insieme in alcune mostre e proiezioni senza riuscire a sentirmene rappresentato fino in fondo. Il modo in cui trattavo tutto quel materiale – che intanto cresceva in quantità e complessità – non era né chiaro né puro abbastanza. Così ho deciso di mettere tutto da parte, pur continuando a lavorare nel quotidiano spinto da un’urgenza irrazionale ma senza particolari aspettative, a causa del costante senso di fallimento più volte sperimentato.
Alla fine del 2011 il mio più caro amico se n’è andato e questo evento mi ha segnato.
Da quel momento tutto è cambiato. Dopo un anno difficile ho finalmente cominciato a guardare a quello che avevo fatto per così tanti anni – ma con nuovi occhi e vera determinazione. Una specie di filtro che mi appannava la vista era finalmente scomparso.
Ho capito che avevo avuto bisogno di crescere e prendere distanza per riuscire a vedere con maggiore chiarezza. Ho realizzato di aver attraversato periodi nei quali ho vissuto esperienze che mi hanno poi portato in un luogo diverso, a prospettive nuove. Una mappa inventata del senso di appartenenza mostrava finalmente i suoi contorni anche se imperfetti, una sorta d’identità si definiva nonostante una sua originaria natura impalpabile. Il passare del tempo dava forma a un nuovo alfabeto e a un nuovo linguaggio, e stimolava una rivelazione: la memoria emerge, l’esperienza personale si fonde con qualcosa di misterioso.
Ho deciso di lavorare a un libro di una vita composto da volumi – ognuno riferito ad una fase delimitata dallo scorrere del tempo, dagli eventi e/o dalle circostanze – da pubblicare in ordine cronologico.
Il book-designer Eloi Gimeno ha creato la forma e l’essenziale impostazione grafica – in bianco e nero – della serie di volumi il cui segno riconoscibile è rappresentato dalla/e copertina/e, concepita/e partendo dal concetto di tempo come linea – non retta ma che prende la forma di un labirinto.
Ogni volume avrà la stessa forma e impianto grafico ma non ci sono regole per quanto concerne la lunghezza del periodo considerato, l’impaginazione delle fotografie, la foliazione e il tipo di carta usato.
Questa serie di volumi non vuole essere un diario ma piuttosto una biografia letteraria.
Presto editerò il secondo volume 2001-2007, poi il terzo 2007-2012, e così via.
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Lorenzo Castore nasce a Firenze nel 1973.
Il suo lavoro è caratterizzato da progetti di lungo termine che hanno come tema principale l’esperienza personale, l’identità, la memoria e la relazione tra piccole storie individuali, il presente e la Storia.
Nel 1981 si trasferisce a Roma con la madre. Nel 1992 trascorre un lungo periodo a New York dove comincia a fotografare per strada.
Dopo un importante viaggio di formazione in India nel 1997, nel 1999 consegue la laurea in Legge. Subito dopo parte per l’Albania e per la guerra in Kosovo. Dopo questa esperienza decide di non occuparsi più di attualità ma di approfondire la sua ricerca personale. Visita la Slesia e si stabilisce per un lungo periodo prima a Gliwice e poi a Cracovia: la Polonia sarà per lungo tempo un luogo fondamentale per la sua ricerca. Dal 2000 in poi continua a lavorare in Polonia, a New York, in India, a Cuba e in Messico (da due lunghi soggiorni nasce la serie Paradiso). Nel 2001 si trasferisce a Milano ed entra nell’Agenzia Grazia Neri. Nel 2003 diventa membro dell’Agenzia e Galleria VU’ a Parigi e lavora in Italia – nel Sulcis – dove realizza la serie Nero. Nello stesso anno comincia a tenere workshop. Dal 2008 comincia a conoscere e fotografare Ewa e Piotr Sosnowski, fratello e sorella polacchi e il lavoro prosegue fino al 2013, da cui anche il film No Peace Without War girato con Adam Grossman Cohen. Nel 2013-15 lavora con pazienti bipolari a Napoli presso l’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi alla serie Sogno #5. Tra il 2008 e il 2015 lavora alla serie Ultimo Domicilio che rimane un lavoro aperto a continue aggiunte. Nel 2013 realizza il suo secondo film breve, Casarola, realizzato dentro ed intorno la casa della famiglia Bertolucci.
Dal 2011 al 2018 lavora con intensità crescente a E tu invece splendi / And you shine instead su una piccola comunità di travestiti a Catania.
Nel 2018 – su commissione del Museo di Gliwice, in Polonia – nel corso della residenza d’artista offertagli porta a termine il lavoro sulla Slesia cominciato nel 1999, con il titolo Land: nel 2019 è stato pubblicato un libro dallo stesso titolo, edito da Blow-up press.
Book
Lorenzo Castore – 1994 – 2001 / A BEGINNING
20 x 28 cm, 88 pp.
Edition of 1000 copies
L’Artiere Edizioni, 2019
lartiere.com